30 maggio 2011

Le vergini di Norimberga

Perché i forcaioli di Mladic sbagliano su tutta la linea
Il generale Mladic – dicono in molti - non avrà ucciso a Srebrenica tutte le persone di cui lo hanno accusato, le prove del massacro saranno pure una messa in scena del team Clinton, come è ormai palese, ma egli non è uno stinco di santo e di sicuro qualcuno avrà  ammazzato. Quindi, dicono gli stessi, poco male se viene sequestrato, estradato e sicuramente condannato da una corte internazionale. In fin dei conti se lo merita. D'altronde è uno slavo, quindi feroce; e figurarsi quanto può essere stato cattivo in una guerra civile che è stata anche scontro etnico e religioso. Dunque ora che paghi il fio! Prove di colpevolezza? Cosa contano mai. In fin dei conti era un uomo di guerra e in guerra si uccide di sicuro.

27 maggio 2011

Le contraddizioni di Obama

Recentemente il presidente nordamericano Barack Obama ha affermato che è necessario un ritorno ai confini precedenti al 1967 affinché il processo di pacificazione fra Israele e Palestina proceda senza problemi. Questa dichiarazione ha innescato un turbinio di reazioni da entrambe le parti: Netanyahu difende a spada tratta lo status quo, aggiungendo che non si può tornare più indietro e che la proposta statunitense è, perciò, inaccettabile. I palestinesi, invece, non sembrano essere rimasti sorpresi dalle affermazioni del governo israeliano: l’atteggiamento e la predisposizione al dialogo da parte di Israele sono rimasti inalterati nel tempo.

25 maggio 2011

Cocacolinizzazione

Ok.
Questa formuletta americana per dire “bene”, “va bene”, “ sì”, “d’accordo” (una corruzione del british “all right, o’right” o dall’amerindio, o dal francese medievale, o dal greco antico: come volete voi), è paradigmatica dello stato di sudditanza di buona parte delle lingue del mondo allo slang statunitense.
Ma questa è soltanto una constatazione.
E’ - o era, purtroppo - un fatto: la lingua implica una Weltanschauung, una “concezione della vita” propria al contesto sociale, tribale, nazionale, specifico dove questa si origina, dove questa è parlata. Presso gli individui che parlano una stessa lingua si istituisce a livello inconscio (e talora diventa consapevole) una “concezione del mondo e della vita” di base.

Il delirio di onnipotenza si cura con la Comunità

Il mondo è sconcertato per i comportamenti di adulti più o meno gravemente fuori controllo: potenti sotto i riflettori del mondo intero, preti di provincia, politici di vario profilo, e tanti altri.
Ci si chiede insistentemente: perché, e come mai? Forse però non si tiene conto abbastanza che ormai da molti decenni, nell’educazione delle persone, il rispetto per gli altri è un valore secondario.
Gli adulti di oggi, anche gli anziani, si sono formati in una morale individualistica.
Il grande funzionario internazionale, come il manager o il politico affermato, è cresciuto da almeno quarant’anni nel mito del successo personale, dove “gli altri” hanno un ruolo di comparsa, di sfondo. Si tratta di un mito che produce da sempre squilibri psicologici perché lascia l’individuo, unica misura del bene e del male, in una posizione di solitudine, e quindi di ansia e di infelicità.

22 maggio 2011

Hagalaz e il Principio della Corrispondenza

Un uomo compra un pendente a forma di fiore a sei petali; lo compra perché ha la stessa forma della runa Hagalaz, e pensa che sia ormai tempo che essa venga posata sulla sua persona. È già da un po' che Hagalaz gli soffonde il suo richiamo sottile eppure potente, e sente dentro di sé che è ormai giunto il momento che si lasci guidare da ciò che questo promette.

20 maggio 2011

La povertà è dietro l`angolo... e andiamo pure in guerra

Passano le settimane e la Libia di Gheddafi – assediata e bombardata da ogni dove – è ancora lì, con la “guida” a pilotare il suo popolo nella resistenza. Di certo non è questo il risultato che i due siamesi atlantici, Sarkozy e Cameron, le creature di Hillary Clinton e della sua marionetta Obama, si attendevano.
Lo stesso ordine di cattura della Corte dell’Aja  - il tribunale fantoccio messo su dagli atlantici per condannare (o suicidare) i loro nemici – è soffuso dal ridicolo: i “crimini contro l’umanità” imputati al colonnello e a suo figlio per aver “ordinato l’utilizzo di munizioni e armamenti pesanti” contro manifestanti pacifici, oltre che ad essere contraddetto dagli stessi “manifestanti pacifici” (alquanto pesantemente armati, secondo tutti i reportages video e fotografici…: anche con aerei da guerra ex governativi) suona alquanto come vergognosa beffa. Ci sembra infatti assodato (e non lo diciamo noi, ma lo stesso vescovo cattolico di Tripoli) che la Nato, con le sue bombe “umanitarie” stia facendo strage di civili, neonati compresi. E che i ribelli stiano procedendo ad esecuzioni mirate, con squadre della morte, dei dissidenti pro-governativi nell’area di Bengasi.

19 maggio 2011

I Sette Princìpi Ermetici

1. Il principio del mentalismo [MENTALISM] 
"Il tutto è spirito; l'universo è mentale".

Questo principio implica la verità che "tutto è spirito". Esso spiega che il tutto, che è la realtà sostanziale, si trova in tutte le manifestazioni e gli aspetti esteriori che conosciamo sotto il nome di "universo materiale", "fenomeno della vita", "materia", "energia". In breve, tutto quello che appare è Spirito, di per sé in conoscibile e indefinibile, ma che può essere considerato e pensato come uno spirito universale, infinito, vivente.
Spiega ancora che il mondo o l'universo "fenomenico" non è altro che una creazione mentale del tutto, soggetta alle leggi delle cose create; che l'universo, considerato nella sua interezza o nelle sue parti, esiste nello spirito del tutto, ed è in questo spirito che noi viviamo, agiamo e siamo noi stessi". Questo principio, stabilendo la natura mentale dell'universo, spiega facilmente tutti i differenti fenomeni mentali e psichici che occupano una parte così rilevante nell'attenzione pubblica e che, inspiegabilmente, non sono comprensibili e sfidano qualsiasi interpretazione scientifica.

17 maggio 2011

Il verdetto delle urne

Il primo turno delle amministrative offre solo conferme alle previsioni sensate.
Il primo dato emerso è che l'elettorato del centrodestra si è disamorato per via della continua rissa tra pidiellini e scrofisti nonché per le oscillazioni sulla vergognosa vicenda libica. Il che ha condotto ad un aumento netto delle astensioni degli elettori di maggioranza.
Il secondo dato evidente è che la sinistra si è invece mobilitata sperando di poter dare infine la spallata al governo ma per il momento ha centrato una vittoria di misura, quella che militarmente si definirebbe una vittoria tattica. Per l'armata brancaleone è la prima non-disfatta da tre anni a questa parte ed è proprio la lunga astinenza che la fa gridare impropriamente addirittura al trionfo.
Di fatto l'unico elemento significativo è il piazzamento a Milano di Pisapaia in testa al ballottaggio.

Il buon selvaggio

Il disastro di civiltà dal cui vortice siamo triturati non potrebbe essere esemplificato meglio che dalle condizioni dell’infanzia e dell’adolescenza nei Paesi cosiddetti più avanzati. Negli Usa un’altissima percentuale di bambini al di sotto dei dieci anni fa uso di psicofarmaci. In tutto il mondo occidentale, i cui confini si vanno espandendo a macchia d’olio, ragazzini e adolescenti soffrono di malanni psicosomatici un tempo impensabili in quella fascia d’età: ulcere, gastriti, coliti, insonnia, asma, crisi di panico. Manifestazioni di stati d’ansia che ne fanno dei nevrotici quando sono ancora nell’alba della vita. Ammettiamo pure che in molti casi questi sintomi siano catalogati come morbosi soltanto perché un’altra delle follie della nostra epoca vuole che ci rappresentiamo come malati, attuali o potenziali, dalla culla alla bara, docili prede del mostruoso ingranaggio della Sanità. Resta comunque la realtà di un disagio diffuso anche nell’infanzia.
Una ricercatrice americana, psicologa dell’età evolutiva, certa Darcia Narvaez, ci propone sue interessanti conclusioni su come dovrebbero essere allevati i figli perché crescano in modo sereno e armonico.

14 maggio 2011

L'unico futuro possibile?

Un articolo apparso ieri sul sito del Centro Studi La Runa riporta la grave situazione per quanto riguarda il futuro del tessuto etnico che si delinea per le popolazioni europee. Il post parla del libro Gli ultimi giorni dell’Europa. Epitaffio per un vecchio continente, dello storico Walter Lacquer, e la situazione descritta è particolarmente allarmante, e richiama l’immediata attenzione di noi europei. La nostra scarsa natalità è cosa nota, noi che non abbiamo né la voglia, né i mezzi, né il tempo per procreare di più, ma le probabili tendenze future sono due; primo, l'ulteriore diminuzione delle nascite per i paesi europei; secondo l'aumento delle nascite per i popoli dell’Africa e dell’Asia, a diretto contatto con il suolo europeo, i quali sono più fertili, hanno più' voglia di fare figli, e quindi sono in scioccante aumento.

Joseph H. Cater e la teoria delle particelle soffici

Joseph H. Cater, di nascita statunitense, è uno studioso indipendente, autore di vari testi riguardanti una nuova visione della fisica e della metafisica, basate in particolare su ciò che lui chiama 'particelle soffici' (soft particles). I suoi testi non sono purtroppo – ancora? – stati tradotti in italiano, quindi sono ben pochi i non anglofoni a conoscenza degli insegnamenti di questo scienziato. In effetti, come gli scarni risultati di una ricerca su Google possono dimostrare, tale autore è pressoché sconosciuto anche nell’ambito anglofono, nonostante – e forse proprio per questo motivo – le teorie da lui avanzate siano tanto rivoluzionarie quanto basate su fatti facilmente dimostrati e dimostrabili.

11 maggio 2011

Credere nel progresso è un atto di fede, non diverso né migliore di qualsiasi altro

La modernità vive all’ombra di una speciale religione e la vive con fervore e con abbandono straordinari: la religione del progresso.
Da quando i protagonisti della cosiddetta Rivoluzione scientifica, prima, e i libertini e gli illuministi, poi, hanno operato il cambio di paradigma della civiltà occidentale e sostituito il culto della ragione umana a quello di un Dio trascendente (esattamente ciò contro cui metteva in guardia Dante Alighieri con l’apologo del “folle volo” di Ulisse), l’ideologia del progresso illimitato ha assunto via via i caratteri di una vera e propria nuova religione.

Lupi e agnelli

Si dice che in Italia il Governo non ci sia e che quando finalmente si fa notare è soltanto per peggiorare le cose. In un certo senso non si può negare questa situazione che fino a qualche tempo fa era almeno attenuata da una politica estera saggia e coraggiosa, miseramente smarritasi nel deserto libico, tra le dune iraniane e nella steppa russa. Da Tripoli ci stanno cacciando a pedate francesi e inglesi, da Teheran siamo scappati alle prime minacce degli americani e con Mosca ci siamo evirati da soli dopo le giravolte sul South Stream.