La Banca centrale europea, in cambio del commissariamento di fatto del governo, ha deciso di comprare i titoli statali decennali di Italia (Btp) e Spagna (Bonos) per vanificare gli attacchi speculativi che nessuno, purtroppo, all’istituto di Francoforte, si degna, e si degnerà mai in futuro, di chiamare con il loro nome. I tecnocrati della Bce e della Commissione europea parlano invece di “tensioni” sui titoli, definite “incomprensibili” specie nel nostro caso per la solidità di base dell’economia. Una speculazione proveniente dalle piazze finanziarie anglo-americane che, colpendo i Paesi più in difficoltà dell’area dell’euro, intende fare far collassare l’intero sistema della moneta unica.
In cambio dell’aiuto ricevuto il governo in carica, sempre più sotto tiro, dovrà però accelerare nella realizzazione delle misure contenute nella manovra aggiuntiva ed anzi pensarne un’altra che, ancora più delle precedenti, dovrà essere alla lacrime e sangue. L’Italia dovrà quindi privatizzare le aziende locali che erogano pubblici servizi (acqua, elettricità e gas), riformare il mondo del lavoro rendendolo quanto più flessibile e precario, equiparando quindi i lavoratori anziani troppo tutelati (!) a quelli più giovani che lottano per trovare un’occupazione e una retribuzione decenti. Insomma la Bce e la Commissione Ue vogliono la realizzazione in toto del Libero Mercato nell’accezione che ne dà l’Alta Finanza che significa la totale assenza della mano dello Stato, sia come assistenza e previdenza, sanità e pensioni, che come imprenditoria. Quindi tagli alle pensioni, in particolare quelle di invalidità, tagli agli stipendi pubblici e sostituzione dell’assistenza sanitaria con mutue private. Quanto al fisco, via le molte detrazioni fiscali mentre saranno confermate le tre aliquote Irpef . Si devono trovare infatti almeno 20 miliardi per anticipare al 2013 il pareggio di bilancio che era stato promesso per il 2014. Se in tale ottica il governo, per fare cassa, decidesse poi di vendere Eni, Enel, Finmeccanica e Fincantieri, allora la Bce, e le compagnie petrolifere straniere (anglo-olandesi, statunitensi e francesi) sarebbero ben contente.
Da voci insistenti sembra che il governo ci voglia mettere comunque qualcosa di suo e i tecnici di Palazzo Chigi starebbero pensando ad una patrimoniale sulla seconda casa e alla ripetizione del furto compiuto da Giuliano Amato nel 1992 con la tassa del 6 per mille sui conti correnti. Berlusconi e Tremonti vogliono ramazzare soldi e cosa c’è di meglio che varare una manovra straordinaria ad agosto quando buona parte degli italiani si trova in vacanza in Italia o all’estero?
La Bce di Jean Claude Trichet (nella foto) ha giocato da parte sua su più tavoli, facendo sapere al nostro governo che la Germania, dopo aver sganciato un bel po’ di soldi per salvare i greci da se stessi, non vuole ripetere lo stesso copione con l’Italia e intende ricevere garanzie vere e palpabili che i suoi soldi torneranno indietro. La signora Merkel teme che i suoi elettori possano punirla severamente alle prossime elezioni per essere stata troppo generosa con i “terroni” greci, spagnoli, portoghesi, italiani e con l’ex tigre celtica.
Se con il sostegno ai Btp e ai Bonos spagnoli i differenziali dei rendimenti con i Bund tedeschi sono diminuiti, le Borse hanno reagito male, Crolli ovunque anche per il calo di Wall Street in apertura (-3%) dopo il declassamento dei titoli Usa da parte di Standard&Poor’s. Da Milano (-2,35%) a Francoforte (-5,02%), da Parigi (-4,68%) a Londra (-3,39%) fino ad Amsterdam (-5,73%), è stato un generale disastro.
Filippo Ghira
[fonte: Rinascita del 9 agosto 2011]
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